Turcinieddhri, direttamente dal ricettario salentino

Quando qualcuno dice “Turcinieddrhi” alzeranno la mano per rispondere, se quella posta è un’interrogativa, gruppi di persone cui sono comuni i natali: il profondo Sud Italia, ovvero, il Salento.
I fuorisede a Milano, Bologna, Firenze , Roma ed altre città d’Italia si sono spesso trovati a conversare con compagni di facoltà su cibi, usanze e cose che, da capo a coda, rendono l’Italia così poliedrica.
Ed ecco fatta la circostanza in cui un salentino, tra persone provenienti da tradizioni e vissuti diversi, parla dei suoi “Turcineddhri” davanti ad una birra sorseggiata in piazzetta o a casa durante una cena.

Turcinieddhri

I turcinieddhri sono conosciuti anche come Gnommarieddhri o Mboti, con il nome di “Turcinelli” sono annoverati nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali redatto dal Ministero delle Politiche agricole alimentari  e forestali.
Sono degli involtini di interiora di agnello (fegato, polmone, cuore, polmoni e milza) avvolti in parti di rete (omento) e arrotolati con budellino di agnello, della dimensione di circa 2-3 cm di diametro e di circa 8-12 cm di lunghezza. Sono generalmente conditi con sale, pepe, prezzemolo ed arrostiti sulla brace o nel forno a legna.

Questo piatto fa parte dell’antica tradizione culinaria salentina. Non esiste una vera e propria ricetta ma tra i passaggi e gli ingredienti base per la loro preparazione compaiono le interiora di capra ed agnello, il cuore, il fegato, i polmoni, la milza, sale, pepe e prezzemolo. Secondo il ricettario salentino, le interiora sono tagliate in parti di piccole dimensioni e miscelate con altri ingredienti. L’intestino viene preparato con una serie di lavaggi in acqua salata, acqua e limone e lasciato asciugare per alcune ore.
Si procede alla preparazione del budello con la rifilatura in strisce longitudinali, in seguito, le interiora e gli altri ingredienti sono avvolti con strisce di budellini o membrana peritoneale di agnello o capretto da latte in modo da formare piccoli cilindri. Ottenuti i turcinieddhri si procede alla loro cottura sulla brace.

È tale la diffusione salentina di questo piatto che  anche il famoso gruppo salentino, Sud Sound System, ha dato il titolo di “Turcinieddhri” ad una loro canzone.

Fonte immagine: ricettesalentinedallaaallaz.blogspot.com

Chi è Barbara

Scrivo per diletto, la curiosità guida la mia penna oltre alla voglia di scoprire e imparare sempre cose nuove. Racconto la mia terra, il Salento, che ogni giorno svela qualcosa di bello e sorprendente. Info: Facebook | Twitter | Google+ | Tutti i post scritti